Eccola, stavolta la sento, come un’eco lontana, un’onda in avvicinamento, sta per arrivare. La crisi.
Ma per la prima volta, veramente, la accolgo con una punta di gioia.
Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Il mare del nostro inconscio, il mare delle emozioni, dei pensieri, degli impulsi. Sono anni che dico che dobbiamo accogliere le crisi come un’opportunità (e infatti la parola crisi deriva dal greco κρίσις, scelta, decisione), che dobbiamo essere felici quando si presentano perché sono dei campanelli d’allarme che, se colti, ci permettono di salire…
Ma ogni volta che si presenta una crisi cado sempre nello stesso tranello.
“Ti stanno per venire le mestruazioni?”, “Certo che non sei proprio capace a stare tranquilla, cosa ti manca?”
Sono proprio inadeguata alla vita! E piango, mi dispero, mi sento stupida, mi odio. È così ogni volta.
Ciò mi costringe a fare qualcosa, a rompere degli schemi, a guardarmi dentro, a tuffarmi con forza nei mari del mio inconscio per emergere con ogni sorta di mostro da cui riesco, in questo modo, a liberarmi.
È un duro lavoro, che richiede molto coraggio, pazienza e grande forza di volontà. Ma soprattutto la necessità di comprendere che VA FATTO, a dispetto di tutto ciò che possono pensare le persone intorno a te.
In palio c’è la salita, un nuovo gradino verso la realizzazione del sé.
Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, e nel bel mezzo di una crisi mi fustigo per esserci ricaduta ancora, e divento consapevole di tutto questo, ogni volta, soltanto a posteriori.
Ah ma questa volta è diverso!
Sarà che ho intrapreso una nuova parte del cammino, sarà che dall’ultima volta, dall’ultima crisi intendo, ho smesso di pensare. Ho detto basta al rimuginìo, anche quando questi mi pareva produttivo. Ho cambiato metodo per così dire. Cerco di accedere molto di più ad una conoscenza di me stessa disordinata e che viene da qualche altro luogo, di sicuro non dalla mente.
Sarà che finalmente ho iniziato a capire. O meglio a fare profonda esperienza in me, che è quella cosa che ti dà davvero le chiavi di accesso a tutta la saggezza e tutti gli insegnamenti che da secoli abbiamo a disposizione.
Non posso vivere così, in maniera meccanica, svolgendo migliaia di compiti che non portano da nessuna parte e che ogni giorno si ripresentano daccapo. Non posso vivere lontana dalla bellezza, da nuove emozioni, lontana dall’imprevedibile, lontana dalla meraviglia.
Nessun modo di vivere, neanche quello più tranquillo e libero dalle costrizioni, dalle influenze e dai condizionamenti del mondo esterno, mi restituisce la pace, quella per cui è iniziato tutto questo. Sarà che forse pace non voglio…
Stavolta dunque accolgo la crisi quasi con curiosità: dove mi porterà adesso? Quali grandi rivelazioni porterà su me stessa?
Se ancora continuo a sentire questa insoddisfazione adesso so, sento, percepisco veramente e non a parole, che non è perché sono inadeguata ma perché significa che neanche questa è la maniera giusta, che è arrivato il momento di salire ancora.
In questo istante sono quasi eccitata all’idea di capire dove vorrà condurmi la mia anima.
Sai che faccio? Quasi, quasi mi faccio prendere per mano e mi faccio guidare…
*Icona della fine del XII sec. nel Monastero di Santa Caterina sul Monte Sinai.
L'icona rappresenta gli insegnamenti di San Giovanni Climaco.
*Piccola precisazione sulle immagini:
Quando vi propongo delle immagini non intendo, non è questa la sede, darvi informazioni di carattere storico e/o artistico.
Il mio intento è quello di trasmettervi una suggestione, darvi la possibilità di accogliere nuovi significati, attraverso lo strumento dell'intuito, che siano attuali e utili per il nostro cammino di vita psicologico e spirituale.
Quando dico avere in mano "le chiavi di accesso a tutta la saggezza e tutti gli insegnamenti che da secoli abbiamo a disposizione", intendo questo: le istruzioni per la piena realizzazione dell'essere umano sono da sempre sotto i nostri occhi solo che non siamo in grado di decifrarle perchè fanno uso di immagini e simboli che l'uomo moderno o non è in grado di decifrare, o travisa completamente.