Se la me stessa di qualche anno fa avesse letto quello che scrivo oggi avrebbe pensato “Ma chi è questa matta New Age?”. Avrebbe subito etichettato la scrittrice come una farmacista che si è bevuta il cervello, completamente inattendibile, la quale le avrebbe fatto in verità anche un po’ paura e dalla quale, dunque, sarebbe stato meglio stare alla larga.
È chiaro come le stesse parole vengano recepite diversamente in base al grado di coscienza.
Prendete questa mia affermazione come neutra e priva di giudizio.
Semplifichiamo: una persona in base al suo vissuto, al suo sistema diciamo filosofico-culturale, ma anche in base a ciò di cui è venuta a conoscenza e che ha fissato e fatto suo, trarrà da una singola parola un significato semantico diverso.
Da lì darà tutto un suo significato generale al discorso.
(Questa, del resto, è anche la base degli innumerevoli fraintendimenti che caratterizzano la nostra società. Pensiamo, con le parole, di comunicare un qualcosa di preciso, quando in realtà il nostro interlocutore recepisce la Sua verità. E potremmo addirittura azzardare l’ipotesi che la comunicazione verbale, a certi livelli, sia completamente inadatta).
Dunque quando utilizzo parole come “Spirituale”, “Liberazione”, “Nuova Coscienza”, qualcuno potrebbe essere immediatamente catapultato verso suggestioni magico-religiose o hippies.
In realtà non c’è niente di magico (nel senso comune del termine), niente di paranormale, nelle cose che dico.
Si tratta solo di iniziare a percepire significati e sensazioni che sono da sempre dentro di noi ma che, complice il razionalismo scientifico degli ultimi secoli, abbiamo disimparato ad ascoltare oppure che, qualora affiorino, ci siamo abituati ad accantonare come fantasie prive di senso.
In questo modo potremmo scoprire che ciò che sembra para-normale è in realtà normale, siamo noi che non vi poniamo attenzione e che la magia (intesa come creazione di mondi meravigliosi, di realtà che prima non esistevano) fa parte della nostra vita quotidiana.
Ma per aprirsi a questo nuovo modo di percepire la realtà bisogna essere disposti ad allentare le proprie certezze, farsi penetrare da nuove visioni, non sia mai che la realtà che si genera sia migliore di quella scatola grigia dentro la quale ci muoviamo noi occidentali.
Quindi vi pregherei di leggere le mie parole sempre liberi da qualsiasi pre-giudizio o pre-concetto, dimenticando tutto quello che pensate di sapere a proposito di esse.
Non perché le mie parole siano dogma o fonte di infinita saggezza ma perché facendo piazza pulita, facendosi come dico spesso foglio bianco, abbiamo la possibilità di edificare un nuovo sguardo sul mondo.
È un po' come tornare bambini (e sottolineo tornare e non essere bambini) in modo da poter gioire nuovamente, ma con accresciuta consapevolezza, della bellezza del mondo e della vita.
Ovviamente sono conscia che la mia preghiera è inutile.
In molti anni non sono mai riuscita a trasmettere qualcosa a chi non fosse, di suo, pronto.
Quindi se quello che scrivo ti risuona, se ti dà la scintilla, è perché in realtà quel fuoco già arde dentro di te e il caso mi ha messo sulla tua strada affinché possa venir fuori e brillare in tutto il suo splendore.